sabato 24 agosto 2013

Riccardo III: molto sfortunato o poco lungimirante?

Sfogliando i Memoriali dell'Ordine della Giarrettiera, ho notato una strana combinazione: il posto lasciato vacante da Lord William Hastings, decapitato il 13 giugno 1483, fu occupato da Lord Thomas Stanley, primo conte di Derby.
 Accusato di tradimento per aver complottato contro l'allora Lord Protettore (futuro re Riccardo III) insieme a Elizabeth Woodville e al vescovo Morton, William Hastings fu decapitato nella Torre di Londra senza processo pochi giorni prima della ufficiale presa di potere da parte di Riccardo, duca di Gloucester. La condanna è ancora oggi motivo di dibattito tra i sostenitori e gli oppositori di questo contorverso re, ed è forse più riconducibile ad una reazione estrema per la fiducia tradita, dal momento che Hastings era stato uomo di fiducia di Edoardo IV e grande sostenitore di Riccardo.

Lord Thomas Stanley era noto per la propensione a schierarsi sempre con la parte vincente. Aveva sposato in seconde nozze Margaret Beaufort, madre di Enrico Tudor, il pretendente al trono che poco più di due anni dopo avrebbe sconfitto e ucciso Riccardo III nella battaglia di Bosworth Field. In questa battaglia lo stesso Lord Stanley avrebbe giocato un ruolo fondamentale, temporeggiando fino all'ultimo prima di schierarsi infine a favore di Tudor, nel momento in cui Riccardo lanciò la sua ultima disperata carica.

Dal momento che la nomina dei membri dell'Ordine della Giarrettiera spetta al re, questa successione mi porta una volta di più a chiedermi: Riccardo III era così ingenuo, è stata nonostante tutto la scelta politica corretta in quel momento oppure è stato solamente estrememente sfortunato? 


giovedì 22 agosto 2013

22 Agosto: Un inizio e una fine

22 Agosto 1485: Bosworth Field è teatro della battaglia che segna la conclusione della Guerra delle due Rose, anche se ci sarà ancora qualche sussulto, e la fine del medioevo per la storia inglese.
Enrico Tudor (futuro Enrico VII) sconfigge il re Riccardo III in una battaglia segnata dal tradimento dei fratelli Stanley e dall'azione eroica ma disperata del re che lancia la carica contro il pretendente insieme a pochi uomini fidati.
Questo giorno inizia anche la campagna diffamatoria di Enrico VII (chi vince ha sempre ragione) verso il suo predecessore, che lo porterà perfino a datare l'inizio del suo regno con il giorno precedente la battaglia, in modo da poter condannare per tradimento gli uomini che in questa occasione avevano sostenuto il legittimo re.
Questa campagna ottiene un successo tale che ancora oggi Riccardo III rappresenta per la maggior parte delle persone il mostro usurpatore e assassino della moglie e dei nipoti bambini.

Ho scoperto questo re un po' per caso e la sua storia tragica, insieme al fascino del mistero della scomparsa dei nipoti (i famosi "Principi nella Torre"), la lettura di alcuni libri straordinari purtroppo non tradotti in italiano, mi ha coinvolto al punto da spingermi ad iniziare questa esperienza di parole in libertà.
Ulteriore stimolo mi è venuto dalla frustrazione di non trovare nessuno nella vita di ogni giorno con cui condividere questo interesse e l'impossibilità di trovare libri tradotti che trattino questi anni della storia inglese.


Non sono uno storico e nemmeno uno scrittore, ma solo un'appassionata di questa epoca incredibile.

Se esistono in circolazione anime sorelle, spero che questo angolo possa diventare un punto di incontro o anche solo di passaggio.


Documentazione della battaglia di Bosworth può essere rintracciata principalmente in due fonti primarie:

Croyland (o Crowland) Chronicle: una cronaca proveniente dalla Abbazia Benedettina di Croyland che tratta gli avvenimenti di quegli anni; la parte relativa la regno di Riccardo III è di autore sconosciuto, di tendenza ostile al re. Una versione annotata può essere reperita al sito della Richard III Society - American Branch.

Anglica Historia: una storia dell'Inghilterra commissionata da Enrico VII all'italiano Polidoro Virgilio da Urbino (si può trovare a questo indirizzo la versione originale in latino e la corrispondente traduzione in inglese contemporaneo)